L’Agopuntura normalmente non è dolorosa, anche perché vengono usati sottili aghi monouso (0.20-0.30 mm). L’infissione avviene con delicatezza e decisione in un unico rapido movimento. La profondità della puntura varia da sede a sede e non influenza l’eventuale comparsa del dolore. Anche nel caso di punti più dolorosi (punti Ting) è possibile minimizzare questa sensazione con alcuni accorgimenti.
La sicurezza è garantita dall’impiego di aghi sterili monouso, imbustati singolarmente, il cui smaltimento segue precise norme di legge, e dalla professionalità dell’operatore che, per legge, deve essere un Medico Chirurgo iscritto all’Albo Professionale.
L’Agopuntura trova largo impiego in gravidanza e puerperio, per le diverse problematiche ad essa correlate (nausea e vomito gravidico, feto in posizione podalica, aiuto nel travaglio di parto, stimolazione alla lattazione). Esistono alcuni punti controindicati nel primo trimestre di gravidanza e che l’agopuntore esperto ben conosce.
I portatori di pace-maker possono tranquillamente effettuare il trattamento a patto che non vengano associate tecniche di elettrostimolazione (per altro di raro impiego).
La terapia anticoagulante non è una controindicazione all’Agopuntura, anche se per alcuni punti richiede una maggiore precauzione da parte dell’operatore.
Dottor Amedeo Rossetti
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