Applicazione di aghi da Agopuntura
Esperienza sensoriale spiacevole associata a danno tissutale in atto, potenziale o descritta come tale.
Questa la definizione internazionale del dolore.
Il dolore provoca un forte impatto emotivo e si ripercuote grandemente sulla condizione psicofisica di un individuo.
Il dolore serve a proteggere l’integrità del nostro corpo, basti pensare a quando ci ritraiamo in modo automatico, riflesso, da una contusione, una scottatura o una puntura acuminata, in questo caso entrano un gioco riflessi nervosi autoprotettivi, riflessi che vengono meno in determinate malattie neurologiche, in cui la perdita anatomica o funzionale di fibre nervose, può causare anche fratture e menomazioni.
È un segnale d’allarme, che richiede una risposta rapida e sicura da parte del nostro corpo.
Il dolore nocicettivo, cioè dovuto all’attivazione di nocicettori sia a livello somatico che viscerale (un mal di pancia, un dolore artrosico forse le cause più comuni) tramite il midollo spinale arriva ai nuclei del talamo (centro che gestisce il dolore).
Durante questo percorso ascendente e discendente numerosissime connessioni a tutti i livelli “modulano” il messaggio dolorifico, connessioni con la corteccia frontale “ragionano” su tipo, modo, intensità di questo dolore e quale risposta il nostro corpo debba dare.
Numerose “porte” regolate da scambi elettrolitici permettono o bloccano, se lo stimolo è eccessivo, il passaggio del messaggio in salita ed in discesa.
Importante sapere che un dolore nocicettivo prolungato se non ben curato o curato “male” (a volte anche perchè non facilmente trattabile..) si trasforma poi in un dolore neuropatico, in cui sono saltati gli schemi di controllo del dolore stesso.
Ecco che diventa molto più difficile domare questa belva ben poco avezza ad essere ammaestrata.
Pertanto il dolore va curato in tutti i modi, con farmaci specifici, spesso diversi da paziente a paziente a seconda del quadro clinico che ci troviamo ad affrontare, farmaci che spesso non sono privi di importanti effetti collaterali.
Ecco quindi che l’aiuto di una Medicina naturale come l’Agopuntura si integra perfettamente in questo campo.
Il rilascio di neuromediatori (endorfine ed enkefaline) ad azione analgesica e miorilassante indotto dall’Agopuntura, è in grado di contrastare (bloccando la trasmissione dello stimolo doloroso) il progredire del dolore stesso in aiuto o al posto dei farmaci analgesici.
Farmaci che spesso hanno un azione immediata ma di breve durata.
L’Agopuntura a volte richiede più tempo ma lascia risultati più duraturi, protratti nel tempo e con maggior sollievo da parte del paziente.
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